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Nitrato d'Argento

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Nitrato d'Argento-0

Questo elemento viene usato spesso nella fotografia, per la produzione di pellicole e per la stampa. Per fare ciò è necessario aggiungere particelle microscopiche di alogenuro di argento che si ottiene dal nitrato di argento, dopo aver generato una reazione.

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Quando si parla di nitrato d’argento si intende il sale dell’argento che viene ottenuto grazie all’acido nitrico. Questo elemento si presenta a temperatura ambiente sottoforma di polvere incolore, quasi cristallino. Una delle sue caratteristiche più importanti è proprio la solubilità in acqua. In questo caso è possibile anche verificare una reazione quasi acida. Questa sostanza presenta caratteristiche di solubilità anche se viene immersa in etanolo a temperatura ambiente.

Il nome IUPAC del nitrato d’argento è: acido triossonitrato di argento.

Come si prepara il nitrato d’argento

Per preparare correttamente il nitrato d’argento è necessario sciogliere l’argento metallico nell’acido nitrico. In questo caso si assiste all’evaporazione della soluzione.

Il nitrato di argento è soggetto alla decomposizione nel momento in cui viene esposto alla luce, liberando l’argento metallico, solo nel caso in cui vi sia la presenza di impurità. Per questo è necessario conservarlo in modo adeguato in bottiglie di plastica accuratamente chiuse con sigillo di sicurezza e di colore scuro.

Dove si usa il Nitrato d'Argento

Questo elemento viene usato spesso nella fotografia, per la produzione di pellicole e per la stampa. Per fare ciò è necessario aggiungere particelle microscopiche di alogenuro di argento che si ottiene dal nitrato di argento, dopo aver generato una reazione. Queste poi vengono disperse nella gelatina animale e poste sull’acetato di cellulosa o del poliestere, a seconda che si tratti di una radiografia o di un negativo. È possibile anche stenderlo su carta quando si parla di stampe fotografiche. In seguito i fotoni della luce solare rimuovono gli elettroni dalle molecole dell’alogenuro di argento. Il sale si decompone nelle operazioni di sviluppo della pellicola.

Il ph del nitrato d’argento

Il nitrato d’argento è essenzialmente acido ma in modo leggero. Questo se viene disciolto nell’acqua, vi è una dissociazione dei suoi due ioni. Non vi è idrolisi su uno ione, che è No3 mentre il secondo, Ag+ agisce in una idrolisi poco acida. Il ph quindi, sarà acido pari a 6,0.

Lo stato fisico della sostanza può passare da solido, liquido e gassoso.
Quando si giunge all’evaporazione, il processo sarà completo.

Quali sono gli impieghi del nitrato d’argento

Come abbiamo già detto, gli impieghi del nitrato d’argento riguardano la fotografia ma è possibile anche trovare questo elemento utile per curare umani ed animali. Grazie al nitrato d’argento è possibile cauterizzare capillari rotti o lesionati che generano sanguinamento (la epistassi). Molti sono i barbieri che posseggono stick che contengono nitrato d’argento. Infatti grazie all’azione con l’aria, è possibile cauterizzare le ferite che derivano dalle operazioni di rasatura. Il nitrato d’argento è utile anche per l’eliminazione delle verruche della pelle. È un potente antisettico poiché tratta la congiuntivite perinatale.

Nella veterinaria viene utilizzato in tubi o coni sotto il nome di pietra infernale o caustico lunare, utile alla cauterizzazione delle ferite che generano infezione. Il nitrato d’argento in questo caso, viene cristallizzato e fuso con altri sali, successivamente si cola nella forma che può essere cono o tubo, come abbiamo già detto. La sua colorazione tende dal bianco al grigio.

In odontoiatria si usa per le otturazioni dei denti, per la devitalizzazione. Il dente in questo caso viene sigillato e non vi è formazione di nuove carie.

Sicurezza per il nitrato d’argento

Il nitrato d’argento è una soluzione da maneggiare con estrema cura. Per questo è assolutamente da evitare il contatto con la pelle. Se ciò dovesse accadere, si potrà vedere la formazione di macchie con una colorazione tendente dal rosso al bruno. Perché succede questo? Quando il nitrato d’argento viene assorbito dalla pelle, la reazione con il sole fa si che questo si disciolga in argento. È bene quindi, maneggiare sempre questa soluzione con adeguate protezioni come camice da laboratorio e guanti.

Se non vi è stata la dovuta attenzione e si sono formate queste macchie, niente paura.
Con il ricambio delle cellule del nostro corpo, le macchie spariranno autonomamente.