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Esano

CODICE: esano
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Esano è un termine generalista che comprende gli alcani che hanno una formula detta bruta C6H14. Per esano intendiamo anche una miscela di diversi composti che corrispondono agli isomeri strutturali o lineari. Questi vengono chiamati n-esano.

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Esano è un termine generalista che comprende gli alcani che hanno una formula detta bruta C6H14. Per esano intendiamo anche una miscela di diversi composti che corrispondono agli isomeri strutturali o lineari. Questi vengono chiamati n-esano.

Quando sono in condizioni normali, a pressione e a temperatura ambiente, si presentano in forma liquida. Tra le caratteristiche principali riconosciamo una mancanza di colore della sostanza e una certa somiglianza con la benzina. L'esano infatti, viene utilizzato come un elemento fondamentale per la costituzione della benzina. Si tratta di liquidi che non possono essere mischiati con l’acqua, per questo vengono chiamati insolubili. Una delle sue caratteristiche principali è l’irritabilità, infiammabilità e sono considerati nocivi per l’ambiente e tossici per il sistema riproduttivo.

Cos'è l'Esano

L’esano viene catalogato come solvente, poiché presenta una bassa costante dielettrica. Viene molto utilizzato per reazioni con basi forti come ad esempio, per la preparazione del reattivo di Grignard. Non vi è la possibilità di deprontonare l’esano nella sua fase condensata. Per questo non interviene nella reazione chimica.

Le caratteristiche dell’esano

L’esano come abbiamo già detto, non può essere disciolto in acqua ma è possibile farlo solo quando vi è la presenza di un solvente di tipo oleoso. Poiché si tratta di una sostanza infiammabile, questa quando raggiunge una temperatura maggiore a quella di autoaccensione che è la minima richiesta per sostenere la combustione, sviluppa una fiamma.

L’esano ha una massa molare pari a 86,18g/mol e il suo punto di ebollizione è di 69 gradi, mentre raggiunge la fusione ad una temperatura di meno 94 gradi. La sua densità, quando si trova in condizioni standard, è di 0,66 grammi/cm3.

L’esano può essere conservato correttamente lontano da fiamme, scintille o di qualsiasi altra forma di calore. Per questo è bene sempre preservare questo liquido in luoghi isolati.

Come si prepara l’esano?

Distillando in modo frazionato il petrolio si può ottenere il n-esano. L’industria petrolchimica per farlo necessita di un procedimento chiamato cracking termico. In questo modo è possibile degradare il n-esano in etilene, propene, butene, butadiene e metano.

Come viene impiegato l’esano

Uno dei suoi usi principali è quello di carburante. Forma la benzina per autotrazione quando i suoi cinque isomeri costituzionali vengono miscelati con l’ottano e l’eptano. Abbiamo già detto che si tratta di un solvente apolare aprotico da utilizzare per estrarre l’olio dalla farina di tipo oleaginoso. Tutto ciò che ne deriva dalla sua lavorazione, viene depurato dai grassi e quando si rientra nella fase della tostatura è possibile recuperare quasi del tutto il solvente.

Tossicità dell'esano

Quando si parla della tossicità dell’esano, è necessario fare un cenno all’esano 2,5-dione. Si tratta di un metabolita neurotossico dell’esano. Questa sostanza è un dichetone alifatico e cioè, un composto organico che nno rientra nei composti di tipo aromatico. In questo caso gli atomi del carbonio si uniscono e formano delle catene ramificate e lineari ma non formano anelli chiusi. Si originano in questo caso legami di tripli, doppi ma anche singoli. Stiamo parlando di una sostanza dalle fattezze grasse. Sarà tossico quindi, l’esano 2,5 dione.